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Coreglia Antelminelli APP
Il borgo di Coreglia Antelminelli nacque durante l’Alto Medioevo, quando fu edificato il castello e, intorno ad esso, si sviluppò una piccola comunità.
Il castello fu prima feudo dei Rolandinghi signori di Loppia, quindi sentinella avanzata della Repubblica lucchese. Nel 1316 divenne possedimento di Castruccio Castracani , grande capitano lucchese e capo ghibellino divenuto, in quello stesso anno, signore di Lucca.
Nel 1341, Coreglia cade in mano ai Fiorentini, ai quali la ritoglie Francesco Castracani degli Antelminelli nel 1352. Sotto Francesco Castracani il paese raggiunse il suo massimo splendore. Francesco Castracani ingrandì probabilmente la chiesa, dotandola di insigni opere d’arte, e si fregiò del nome di Conte di Coreglia nel 1355. Dopo il 1369 la sede dell’antica vicaria passò da Coreglia a Borgo a Mozzano.
Nella prima metà del secolo, durante gli attacchi condotti contro le vicine località dai Fiorentini e dai loro alleati, rimase sempre fedele a Lucca. Tale fedeltà venne premiata dalla Repubblica nel 1562 con la costruzione del Commissariato di Coreglia che in pratica diede vita all’entità comunale tuttora esistente.
L’arte dei figurinai è oggi raccolta nel Museo della Figurina di Gesso e dell’Emigrazione “G. Lera” nel Palazzo Vanni. Si possono ammirare, distribuiti su tre piani, oltre 800 pezzi di gesso, bianchi o colorati, frutto della professione esercitata per alcuni secoli dagli abitanti del luogo. L’attività dei figurinai, già notevole nel sec. XVII, s’intensificò in quello successivo, portando numerose famiglie a svolgere questo lavoro nelle principali città italiane, ma anche tedesche, francesi, svizzere, spagnole, inglesi, svedesi.
Prima di andare all’estero, i figurinai si riunivano in “compagnie” di cui facevano parte anche ragazzi reclutati in paese e che avevano il compito di vendere i “gessi” nelle strade. I gessi esposti nel museo provengono dalla Scuola di Disegno e Plastica istituita nel 1883 da Carlo Vanni e da numerose famiglie del paese. Si va dai gatti del XVIII sec. colorati col fumo di candela ad un grande presepe di fine Ottocento, fino alla produzione di soprammobili e statue, sempre per il presepe. Completano la raccolta documenti legati alla storia dell’emigrazione (passaporti, biglietti di viaggio, cartoline), particolarmente forte in queste terre negli anni fra il 1880 e il 1914.
Oltre al museo nel borgo di Coreglia merita una visita la Pieve di San Martino, costruita nel IX secolo e al cui interno si trovano opere di pregio, come una Madonna del Rosario dipinta da Pietro Sorri nel 1598. Notevole anche la Rocca, un imponente edificio militare che risale probabilmente all’epoca romanica. Da vedere è anche la Chiesa Castellana di San Michele, costruita a ridosso dell’antica fortezza nel XII secolo, all’interno della quale si trovano un dipinto raffigurante l’Arcangelo San Michele (sec. XIV), e una bella Annunciazione di scuola Pisana (1352).
Non mancherà di attirare l’attenzione poi l’imponente Campanile – già Torre di Castruccio Castracani – eretto nel XI secolo.